sabato 6 novembre 2010

Il Presidente e la sua sporca dozzina hanno fatto sesso con centomila poliziotti

In principio c'è il silenzio. Personale condizione contrita di chi è stato offeso, nella carne, nella mente e nella dignità.

Poi c'è la rabbia, davanti ai volti ed alle dichiarazioni virginali di chi ha abusato di te, di chi ti ha tradito e occhieggia beffardo dai monitor di tutta Italia.

Poi c'è lo stupore, davanti a chi ha avuto il coraggio di denunciare i fatti, agghiaccianti nella loro cruda descrizione e sta ottenendo solidarietà, notorietà e denaro.

Poi lo stupore si trasforma in una rabbiosa voglia di gridare a tutti:

“ Anche con noi il Presidente ha fatto sesso! Ma non solo lui, in quelle occasioni c'era anche buona parte del suo governo!

Possiamo raccontare e dimostrare tutto! Siamo stati circuiti, vezzeggiati ed adulati. Riempiti di promesse e di rassicurazionie e noi, forse un po' ingenuamente, ci siamo fidati e caduti.

Come non credere al nostro Ministro che si faceva addirittura garante di una contropartita finanziaria a nostro favore. Ricordo ancora le sue parole “ Se tagliate i fondi per la sicurezza voterò con l'opposizione!” Poi c'era quel faccione buono che si faceva chiamare Brunetta. Sicuramente è un nome d'arte, come la brunetta dei Ricchi e Poveri per capirci. Come non fidarsi?

A dire il vero, quell'altro ministro vestito in tuta mimetica e frustino che posizionava continuamente i suoi soldatini qui e là avrebbe dovuto un po' insospettirci, ma c'era anche quello con gli occhiali, quello che in sostanza tiene i cordoni della borsa e la cosa sembrava prendere la piega giusta. Insomma sembrava davvero un gruppo di persone fidate.

Eppure, cari giornalisti che state lanciando questa sconvolgente dichiarazione in tutto il mondo, è successo quello che non ci saremo mai aspettato.

E' stato sufficiente girarsi un attimo, centomila poliziotti con lo sguardo rivolto verso il futuro, e quei dodici, quella sporca dozzina non ha ceduto alla tentazione e l'ha fatto. Per loro era solo sesso, per noi qualcosa di diverso e sicuramente meno piacevole.

Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di protestare che il fatto era compiuto, eravamo belli e serviti e quel che più brucia, (niente allusioni per piacere) è che di soldi non se ne sono visti proprio.

Nessuna busta piena di euro per la serata ma un calcio in culo ( ancora...) e fuori dai piedi. A piedi che la benzina per le Volanti è quasi finita.

Il Presidente dice che è meglio andare a donne che essere gay. Ci credo! Dopo averlo messo in quel posto a migliaia di poliziotti, magari sarà nauseato.

Bene Presidente, anche noi.”

martedì 17 aprile 2007

Inizio

Le storie dello sbirro Javert, in Vita da sbirro.

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Semplici prove di impostazione. Sembra bello e facile